L'enogastronomia
Quì basta lasciarsi guidare dal piacere del gusto per poter apprezzare le ricchezze gastronomiche, tutto in sintonia con un ambiente nostrano e casalingo, che fonda le sue ricette su materie prime assolutamente genuine: dal grano antico selezionato da Nazareno Strampelli alla lenticchia di Rascino, dall’Olio Dop della Sabina alla patata di Leonessa, dal fagiolo a pisello di Colle di Tora a quello Borbontino, dai marroni antrodocani alla Trota reatina, tutti accompagnatied esaltati dal Tartufo che cresce abbondante in tutto il territorio.
L’ulivo da sempre ha costituito l’elemento predominante della tradizione agricola sabina e l’olio extravergine che vi si produce è stato il primo in Italia a ricevere il marchio Doc “Sabina”e Dop.
L’uso dell’oliva risale al VI-VII sec. a.C., e in età Romana, la produzione delle “Villae Rusticae” era orientato prevalentemente verso il mercato romano. Galeno, celebre medico vissuto nel II sec. d.C. lo considerava il migliore del mondo allora conosciuto.
L’affermarsi del Cristianesimo rappresentò un forte impulso alla crescita della produzione dell’olio, incremento che non conobbe arresto neppure con le gravi gelate settecentesche. Il clima temperato e l’esposizione favorevole creano le condizioni ideali per la coltivazione dell’olivo. Molte delle odierne piante, possono vantare secoli di vita. Casali e oliveti insistono ancora oggi in piccoli appezzamenti e la raccolta viene ancora fatta a mano.